mercoledì 10 ottobre 2012

Lesson 1

Sottotitolo: " Homo Palestratus "

Oggi parleremo di un argomento fondamentale, importante per la vostra sopravvivenza nella giungla moderna: la fauna del fitness. Insieme alla mia carissima MRS PINK, oggi affronteremo questo difficile ed insidioso gruppo di esseri viventi.

Analizziamo in primis l' " Homo Palestratus " che popola la nostra palestra, ed in media le palestre in generale.

Iniziamo con i fanciulli, detti anche bimbetti o più offensivamente, bimbi minchia. Costoro vengono iscritti da genitori che decidono di toglierseli per alcune ore dalle balle, senza per questo sentirsi in colpa per abbandono di minore e/o per non lasciarli a stordirsi davanti a computer e consolle varie, con la tranquillità di non saperli per la strada a fare i teppisti, bensì in un ambiente sano, (certo come no) con solo qualche esaltato che “consiglia” a destra e a manca le sue “vitamine” a base di cheratina e amminoacidi. Oppure, sono gli "infanti" stessi che chiedono a gran voce di essere messi in un ambiente consono per sviluppare al meglio la loro autostima e la loro eterosessualità, in una sala piena di maschi che si guardano allo specchio mentre sudano ed urlanti sollevano pesi, incitandosi l’un l’altro ed esaltandosi con frasi del tipo “Ciao grosso!”“Come sei definito, vorrei anch’io i tuoi bicipiti” (quest’ultima parte anatomica è intercambiale con qualsiasi altra vedi addominali, dorsali, pettorali ecc. ecc.). In ogni caso, vorrei farvi notare che, nonostante le iscrizioni saldate ovviamente non dalle loro tasche, i risultati per questa tipologia di frequentatori saranno pari a zero, come fatto notare dalla nostra MRS PINK, girano per la sala attrezzi facendo un bicipite, un pettorale ed un dorsale, per poi andarsene sempre con negli occhi lo sguardo di chi si sente perso, e senza una goccia di sudore (da qui il: “che diamine vieni a fare, stai a casa in braccio alla mamma a scaccolarti che è meglio” sorge spontaneo).

Alzandoci un po’ con la fascia dell’età troviamo i giovani uomini, quelli che si rasano per un motivo, non solo per far finta di avere i peli in faccia come invece i precedenti esemplari analizzati. Questi frequentatori sono solitamente lavoratori o studenti universitari, ma direi che comunque sono indipendenti economicamente, ragion per cui, pagando di tasca loro, hanno solitamente un approccio più impegnato a raggiungere uno scopo. Detto fatto, si presentano minimo minimo tre volte a settimana fino ad arrivare alle cinque-sei degli esauriti (a cui spetta di diritto il domicilio). Le sedute variano da un ora a due ore buone: si perché questa tipologia è anche quella con la lingua più sciolta diciamo, quella che fa salotto, quelli che assieme agli uomini di età media, di cui parleremo fra poco, si contemplano l’un l’altro come fossero dei pavoni che fanno la ruota; qui però non si fa a gara a chi è più bello, ma a chi lustra meglio l’altro, cercando di ottenere come risposta il classico “Ma che c***o dici, tu si che sei grosso/definito/scolpito (e blablabla)”. Proseguendo oltre, c’è da sottolineare che qui siamo in presenza di una suddivisione interna alla classe d’età: i belli, gli sfigati, i molestatori, i maleodoranti.

- I belli: vedi ad esempio l’istruttore di cui parlava MRS PINK; quelli che ti fanno pentire di essere andata in palestra con la roba più antisessuale che avevi dell’armadio perché tanto “vado a sudare non a farmi guardare”, quelli che inevitabilmente ti passano affianco mentre sei a 45 minuti di cardio, sudata marcia, con la faccia rossa, i capelli che non stanno né in cielo né in terra, in procinto di morire. Appaiono magicamente in sala distribuendo strette di mano alla maniera dei rapper di strada e pacche sulla spalla a destra e manca e scrutando con sguardo disinteressato tutte le donne presenti, facendo un impercettibile cenno con la testa per salutarle, solo se le conoscono.

- Gli sfigati: tipico esempio di chi si impegna come un matto negli allenamenti, ma ciò nonostante, quando passano super pompati (chi più chi meno) nessuno, e dico proprio nessuno, se li fila. Solo tra loro si riconoscono e quindi si danno manforte per tenersi su di morale, altrimenti si suiciderebbero con panca piana e bilanciere sulla trachea. XD

- I molestatori: vorrei spezzare una lancia a favore di questi poveri mentecatti, che tenerezza mi fanno. Costoro sono l’esempio vivente del perché tu fai in tempo ad allenarti, farti la doccia ed uscire profumata dallo spogliatoio e loro sono ancora la dove li hai lasciati. In ogni caso non crediate che molestatore stia solo riferito a donna, noooo, mio Dio, sarebbe forse anche sano, cioè capibile che vadano in cerca di quello. Invece, cari miei, siate consapevoli che basta una qualsiasi persona che incroci il loro sguardo, maschio o femmina che sia, che si stia allenando o meno, (perfino il barista non è salvo, anzi è quello più a rischio) per attirare la sua attenzione ed essere così tramortito e sommerso di parole, inutili per altro, come successo alla sottoscritta mss pink più e più volte con la loro versione femminile però.

- I maleodoranti: nulla da aggiungere ai commenti già fatti se non l’ennesimo appello: usate un c***o di deodorante porca miseria, l’uomo che puzza non è sinonimo di uomo virile ergo attizza donne, siamo nel 2012, non nel medioevo, doccia e sapone, grazie!!!

Siamo del tutto sincere, non sono così ben definite le sottocategorie, ecco, a seconda delle giornate, di come stanno ad umore, di come è il tempo, si può trovare uno stesso soggetto sconfinare in uno o nell’altro gruppo, anche se ci sono alcuni che non si scostano mai dalla loro posizione, sono fedeli al loro credo.

Per quanto riguarda l’uomo di età media c’è poco da dire, si diversificano dai giovani uomini per interessi, hanno famiglia o sono scapoloni che rientrano nella fascia dei molestatori, sforando nella sottocategoria dei maniaci. Solitamente si iscrivono per evadere dalla famiglia dopo il lavoro o per cercare di recuperare il recuperabile prima che tutto il loro fisico giovanile vada in malora. Sottolineo che molti sono patetici nei loro tentativi di non sfigurare con il resto della fauna presente. -.-‘’

Per ultimi, ma non meno importanti, abbiamo i pochi, sparuti come i loro capelli, uomini anziani. Se ne contano tre-quattro mi sa in tutto, poi ad un tratto non se ne vede più uno e ti immagini gli altri che indossano la fascetta nera al braccio, in lutto. Non fanno allenamenti particolarmente intensi, cercano di conservare al meglio quello che rimane per la signora morte, che si sa, essendo donna, vuole la sua parte in fatto d’occhio. Non si pavoneggiano, non sussiste più nulla ormai per cui farlo, comunque sono superiori a certi confronti, ai loro tempi erano degli Dei se fanno ancora cardio ad 80 anni.

Next lesson, il mondo femminile (aiutoo, qui si che ci sarà da ridere).

ms purple

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